Rezija - Resia

cultura e tradizioni

Mostre permanenti

La casetta nel cortile, recuperata e restaurata dal Museo nel 2015, ospita la ricostruzione permanente di una cucina e di una camera da letto tradizionali.

La casetta / hïšica

All’inizio del XX secolo nella piccola costruzione, allora adibita a legnaia, furono realizzati due vani. Quello superiore venne sicuramente usato come stanza da letto con pareti e soffitto intonacati e decorati. Del vano sottostante si ipotizza, almeno per un periodo, un suo utilizzo come deposito per il latte / ćanibica in attesa della sua caseificazione nella vicina latteria situata, almeno dal 1901 e fino al 1925, sotto la sacrestia dell’attigua chiesa. Era consuetudine depositare il latte in appositi recipienti detti mult della capienza, ognuno, di circa 5 litri. Questi fungevano da antiche unità di misura del prodotto vaccino con il quale si poteva pagare, già durante l’alto medioevo, il census ovvero i tributi dovuti da ogni contadino dell’epoca all’abbazia di Moggio Udinese. I segni sulla parete accanto alla porta della cucina si riferiscono a ulteriori minori unità di misura con le quali si conteggiava il latte conferito da più famiglie. Ad ogni X corrispondevano dieci mestoli di latte. Ogni mestolo /kop, conteneva circa mezzo litro di latte. Per contraddistinguere quest’ultima misura si usava il segno I.

La cucina / jïspa

All’interno della casetta è stata allestita la ricostruzione di una cucina, il cui punto principale è rappresentato dalla stufa in mattoni / špohert. Tutt’attorno è disposto l’arredamento tradizionale che la casa resiana conservava almeno tra la fine del XIX secolo e gli inizi del XX secolo. Accanto alla stufa è sistemata un’elegante panca / klup con lo schienale basso a doghe proveniente da San Giorgio / Bila sulla quale è posizionato il poggiatesta ligneo / zglawjë. Sotto la piccola finestra e lungo il muro corre la bella mensola in legno / pulïca, proveniente dagli stavoli di Rawni presso Stolvizza / Solbica, sopra la quale vi sono riposti antichi piatti, bicchieri e posate. Alla mensola sono inoltre fissati sei ganci in ferro battuto ai quali sono appesi piccoli paioli in rame provenienti da Stolvizza / Solbica ed una piccola caldaia in rame per la caseificazione proveniente da Idrsko presso Kobarid / Caporetto in Slovenia. Sotto la mensola si trova la cassa / bankić che conteneva le granaglie e le farine. Accanto alla finestra spicca, invece, la credenzina azzurra composta da due parti: quella superiore, con all’interno le tazzine da caffè, proviene da San Giorgio / Bila, mentre quella inferiore da Stolvizza / Solbica. Sopra la credenza, con la vecchia radio di legno, si possono ascoltare voci e suoni della Val Resia.

La camera da letto / ćaniba

È stata qui ricostruita una camera da letto tradizionale dove sono esposti alcuni mobili ed oggetti che, per la maggior parte, risalgono agli ultimi anni del XIX secolo o ai primi anni del XX secolo. L’intera stanza, soffitto compreso, è dipinta e decorata con motivi geometrici e floreali. Nella parte centrale del soffitto spicca l’immagine di una Madonna con Gesù Bambino. Entrando, sulla destra, si nota un portacatino a tre piedi in ferro che sorregge un vaso da notte / bokal da Prato / Ravanca, un catino / sklëda ed una brocca da Stolvizza / Solbica. Di seguito nella cassa nuziale dipinta sono esposti capi di corredo in lino che provengono da Gniva/Njiwa.

Accanto al letto una culla, sempre sobriamente dipinta, proviene da Stolvizza / Solbica. Il letto nuziale con il pagliericcio, riempito di cartocci di granoturco e usato come materasso, è ricoperto da lenzuola di lino e da un copriletto, tutto proveniente da Stolvizza / Solbica. Sul davanzale interno in legno della finestra è sistemata una macchina da cucire a manovella da Uccea / Učja. Di contro al letto, la mensola appendiabiti, da Stolvizza / Solbica. Alle pareti sono appesi un quadretto ricordo proveniente dal santuario di Monte Santo / Sveta Gora presso Gorizia e un quadro con stampa raffigurante la Crocefissione, proveniente da Hostje. Sopra il portacatino, attraverso lo specchio, è possibile ascoltare preghiere e canti in resiano.